IL CERCHIO DELLA GIOIA.
Un giorno, non molto tempo fa, un contadino si presentò alla porta di un convento e bussò energicamente.
La gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del frate portinaio illuminava anche lui. Il frate portinaio mise il grappolo d'uva bene in vista e lo rimirò per tutta la mattina.
Era veramente un grappolo stupendo. Ad un certo punto gli venne un'idea: "Perchè non porto questo grappolo all'abate per dare un po' di gioia anche a lui?"
Ma si ricordò che c'era nel convento un vecchio frate ammalato e pensò:"Porterò a lui il grappolo, così si solleverà un poco." Così il grappolo d'uva emigrò di nuovo.
Ma non rimase a lungo nella cella del frate ammalato. Costui pensò infatti che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco,
tornò dal frate portinaio (per portargli un po' di gioia). Così fu chiuso il cerchio. Un cerchio di gioia.
Non aspettare che inizi qualche altro. Tocca a te, oggi, cominciare un cerchio di gioia. Spesso basta una scintilla piccola piccola per far esplodere una carica enorme. Basta una scintilla di bontà e il mondo comincerà a cambiare.
L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione: è l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai. E' l'unica impresa nella quale più si spende più si guadagna; regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il bicchiere e domani ne avrai più di prima. |