La  solita  notte  di  Natale

Molti di voi sanno come si svolge e cosa fa Babbo Natale nella notte più lunga e bella dell’anno?

E molti di voi sanno quale metodo e sistema usa Babbo Natale per portare i doni a tutti i bambini del mondo?

Allora: usa la slitta, trainata da renne.

         

Usa un sacco stracolmo di doni.  

 

Passa nei camini, o porte e anche finestre, per portare i doni.

Semplice fino a qui.

Ma dovete sapere che non tanto tempo fa, Babbo Natale, fu chiamato da una commissione scientifica, internazionale per discutere di alcuni modi o meglio metodi per semplificare e ottimizzare ,appunto, le modalità di consegne doni! Tutto si era svolto come le regole dicevano.

                          

 

 

Convocazione di tutti i più grandi scienziati mondiali.

Dibattito interno con l’esposizione e spiegazione di tutti i progetti e metodi.

Scelta dei progetti migliori e semplici da proporre.

Ora mancava la cosa più importante.

Convocare alla riunione Babbo Natale.

 

Dovete sapete che non è tanto facile trovare Babbo Natale, così senza essere titolati. Per essere scelti da Lui, primo: bisogna essere bambini.secondo non si deve essere tanto cattivi. terzo: non si deve essere presuntuosi e bugiardi. quarto: bisogna essere semplici e genuini. E sinceramente questi scienziati tutti messi insieme, non erano proprio dei gentil  uomini. Comunque difficile o no che sia, gli scienziati, ingegneri e capi di tutte le nazioni, riuscirono a trovare Babbo Natale ed invitarlo alla loro riunione.                                                      

                                                                                    

Babbo Natale non fu molto contento di quell’invito, anzi in cuor suo lo trovava un peso, una cosa inservibile per Lui.

Infatti quel giorno in cui ricevette l’invito a comparire alla riunione, rivolto ai suoi più cari collaboratori disse: “Ma cosa vorranno mai queste persone da me?!”, “Io ho sempre un sacco di cose da fare, devo anche parlare ed interessarmi con i bambini di cosa vogliono e cos’è per loro il Natale”. “Non ho tempo per queste sciocchezze e invenzioni di questi geni della scienza”.

Ma i suoi collaboratori , lo convinsero ad andare e ascoltare le loro proposte ed invenzioni. “Carissimo Babbo Natale”, disse proprio la sua renna preferita: “Sarebbe forse anche utile andare a sentire le loro proposte, magari hanno scoperto o inventato un metodo molto semplice e veloce di svolgere il   il tuo compito!”                              

                                                 

              

Così Babbo Natale, presi alcuni doni da consegnare  a tutti, è salito sulla sua slitta magica, spronando le sue renne per il volo, partì a gran velocità in direzione del congresso.

Tutto era pronto per l’arrivo di Babbo Natale.

Tutto era pronto e alla perfezione per il grande incontro.

Gli ingegneri, tutti gli scienziati e i capi di tutte le nazioni, erano li ad attendere l’arrivo di Babbo Natale.

E così, come solo lui sa fare, con tanto di campanellini e la sua inconfondibile risata: “OH OH  OH  OH  OH  ” , arriva splendente come una stella cometa dal cielo.  

Tutti, ma proprio tutti, assistono all’arrivo stupiti ,e con tanto di applausi, accompagnano Babbo Natale nel grande salone del congresso.

“Bene!” dice uno scienziato, dall’aspetto un po’ pazzo. Grossi occhiali tondi e capelli bianchi tutti spettinati e all’aria.

“ Questo arrivo è bello,..si.., ma oggi ;abbiamo nuove tecnologie per svolgere la sua attività ;in modo rapido e senza spreco di energia”.  

Babbo Natale si siede e interessato ascolta con molta attenzione la proposta.

 

 

Lo scienziato incomincia a dire: “Ho inventato per Lei; carissimo Babbo Natale; una nuova slitta, a reazione cosmica planetaria; e capace di svolgere il suo tragitto nella metà del tempo che ci impiega oggi!” “I doni automaticamente al passaggio sopra la casa, vengono teletrasportati e messi sotto l’albero!”

A Babbo Natale la domanda nasce subito spontanea: “ E le renne? Dove le metto? Cosa ne faccio di loro?”

Lo scienziato con aria superba e un sorriso insulso: “Potrebbero stare a casa e magari trainare tronchi per fare gli alberi di Natale!”

Babbo Natale non poteva credere a ciò che aveva udito e disse:  

 

 

“E così  io ,dovrei girare per il mondo con questa specie di catafalco, che non so bene ancora come funziona e perdere la compagnia delle mie fidate renne?”

 

Lo scienziato a fianco dell’altro scienziato, un po’ timido, ma con le idee ben chiare, si propone con la sua invenzione.

“Chiedo scusa illustrissimo Babbo Natale, ma io avrei da proporle la mia di invenzione.” “Un jet supersonico, 

 

con un grosso, ma grosso contenitore da introdurre tutti i suoi regali, e un braccio elettronico telecomandato per sganciare tutti i doni da consegnare a tutti i suoi bimbi!”

Babbo Natale ribadì: “E le renne?”

Da lontano si sente una voce che pian piano si avvicina e interrompe la conversazione.

“Signor Babbo Natale,…. Signor Babbo Natale,…mi scusi, ma io ho l’invenzione che fa al caso suo!”

“Allora,… eccomi: una super mega astronave, piena di luci, colori e musiche celestiali, in ogni lingua del mondo. Può caricarci le sue renne, i suoi amici e anche i bambini.”  

    

 

“Potrà spostarsi dove lei vorrà solo con la forza del pensiero ,e ci saranno tantissimi piccoli robottini che faranno le consegne doni per lei!”

Babbo Natale iniziava a perdere la concentrazione e tra se pensava sempre alle sue fidate e amiche renne in pensione.

“Roba da non credere!” Esclamò Babbo Natale  

 

Proprio di fianco a lui c’era un altro scienziato che ad occhio di Babbo Natale, doveva essere il più esperto di tutti.

“Mi consenta esimio maestro Babbo Natale, io per sua discrezione avrei portato un esempio di mini progetto e piccolo robot con le sue somiglianze e parole preferite:”

Babbo Natale non stava più nella pelle, voleva vedere a tutti i costi quest’altra invenzione.

“ Semplicemente da casa sua, e con uno schermo sul robot, potrà vedere e fare le stesse cose, come se lei fosse li presente!”

“Anzi, ha qualità anche superiori, visto che non si rompe mai e non può sbagliare!”

Ma quelle furono proprio le ultime parole, perché proprio in quel preciso momento lo starnuto di una renna di Babbo Natale, crea una scintilla sul robot, che crea un corto circuito a un braccio, e si sblocca. Poi ferma la voce e ogni suono, e  fa staccare le gambe con un gran botto. Del robot, Babbo Natale, era rimasto poco. Il tutto si ferma con una nube di fumo!

“Fermi tutti!” Urlo Babbo Natale.

“Ho già visto e sentito troppo per oggi!”  

 

“Io vi ringrazio per la vostra buona volontà e il fatto che in fondo  credo che anche voi mi volete bene. Ma senza offesa nei vostri confronti, ritengo che ogn’una di queste vostre invenzioni, non fa per me ne per il Natale!”

“I bambini mi vogliono così per come sono, amano le mie renne e vedermi arrivare con la slitta. Vogliono che sia Io a portare loro i doni, non un freddo robot che a mio riguardo è anche pericoloso.”

“Assieme al dono Io porto gioia pace e amore. Le mie renne, poi,fanno parte di questa magia: perché dovrei mandarle in pensione?”                                       

Un silenzio scese sulla stanza del congresso e detto questo, con un fischio Babbo Natale chiamo a se le sue renne, sali sulla slitta e con un grande sorriso a tutti disse: “Il Natale ha la sua magia proprio perché da sempre è rimasto così, semplice e genuino, e ciò piace ai bimbi. Non sempre è giusto cambiare le cose, ma è bello che noi miglioriamo e cambiamo con esse.”

Con un colpo alle redini Babbo Natale fece partire, anzi fece volare le sue renne, e il rumore dei campanellini si sentiva in ogni luogo. La sua bella e calda risata, fu il suo saluto finale,e augurando a tutti Buon Natale, come era arrivato, con una scia di stelline si allontano.

 

storia inventata da  claun Momi

 

 

 

Auguri  e  Buon  Natale